Claudio Armati

Sono nato a Bergamo il 9 novembre 1942 e ho vissuto i miei primi trent’anni nel quartiere di Sant’Alessandro. Ho due figlie e quattro nipoti che rappresentano il mio canale di comunicazione, talvolta problematico, con il mondo dei giovani. Ho frequentato l’Esperia e, dopo una parentesi di lavoro ho frequentato la facoltà d’ingegneria chimica, prima a Pavia, poi a Bologna. Dopo una breve esperienza di insegnante al “Natta” mi sono dedicato alla #cooperazione e all’#ARCI, in quei tempi unita all’UISP. Ho partecipato alle grandi battaglie in un lungo periodo segnato dal terrorismo: il No all’istallazione dei missili a Comiso; la conquista dei diritti ai lavoratori a partire dalla casa e dalla salute senza dimenticare la politica locale, come il diritto al protagonismo dei giovani nella musica e più in generale nella produzione culturale; il diritto allo sport per tutti, con il rifiuto dei suoi aspetti di agonismo esasperato. Ho avuto il privilegio di partecipare a Roma alla fondazione di #LegaAmbiente. Mi sono impegnato nella cooperativa di consumo “Rinascita” e ho partecipato alla realizzazioni di diversi interventi della “Coop Casa Bergamo”, cooperativa che privilegiava l’esperienza delle abitazioni in diritto di superficie considerate bene sociale. Dopo questo lungo periodo di impegno sociale, sono diventato, a quasi quarant’anni, consigliere comunale. Successivamente, nel 1987 sono stato eletto #Sindaco di #Ponteranica: io, del PCI in un comune a maggioranza assoluta democristiana. E vi sono rimasto sino al 2004; poi assessore ai lavori pubblici sino al 2007. Sindaco con una squadra di assessori formidabili, che hanno fatto sì che Ponteranica si distinguesse per iniziative come la prima stazione ecologica della Lombardia, uno dei primi comuni a istituire la raccolta differenziata, la realizzazione di una rete di sentieri e piste ciclabili che ha permesso, in quegli anni in anticipo sui tempi, di costruire diversi percorsi casa-scuola a piedi.
La sfida più difficile per un sindaco? Fare sì che ogni decisione, anche la più sia caratterizzata dalla difesa dei più deboli e del contrasto degli interessi speculativi e dei più forti. In quegli anni, nei piccoli paesi della cintura di Bergamo come Ponteranica, la speculazione edilizia era appannaggio di pochi gruppi a cui abbiamo tagliato le “unghie” con grande soddisfazione con il Piano Regolatore Generale del 1991.
Accanto a questi impegni istituzionali, ho continuato a curare la passione per lo sport di base e sono presidente attualmente dell’associazione #PattiniePareti, che gestisce a Ponteranica una piccola pista di pattinaggio su ghiaccio e una parete di arrampicata.
Ma allora perché di nuovo presentarsi ad una competizione elettorale? La speranza, forse la presunzione, che la mia esperienza possa essere utile alla formazione, al lavoro e speriamo al successo di una lista #progressista e di #sinistra a Bergamo, critica nei confronti di alcune scelte della passata amministrazione, ma non così miope da rimanere semplice spettatrice, ininfluente, dello scontro tra Giorgio Gori e Giacomo Stucchi.