6 aprile 2021
Intervento nella discussione sugli odg a tutela della vita
La Fondazione Vita Nova, che ha come fiore all’occhiello il Progetto Gemma, è un’emanazione del Movimento per la Vita.
Storico presidente di Vita Nova è stato, dal 1985 al 2002, l’Avv. Francesco Migliori, seguito dall’on. Carlo Casini, dall’on. Alberto Volponi e infine da Gianni Vezzani, attuale presidente.
Perché segnalo che i presidenti di questa Fondazione dedicata alla vita sono tutti maschi?
Perché mi sembra che il ragionamento che soggiace agli odg presentati dalla Lega rivelino un pensiero tutto e solo maschile.
Intendiamoci: la vita è tema di tutti e non a caso non releghiamo certo la discussione alle colleghe consigliere, come se fosse “cosa loro”. Ma mentre ci assumiamo a fondo la nostra parte di responsabilità, non possiamo né vogliamo assumerci il diritto di parlare per l’altra metà del cielo.
Negli odg in discussione, infatti, si dà per certo e scontato che tutte le donne dovrebbero essere sempre felici di essere “utilizzate” (uso volutamente questo verbo) per dare alla luce – e alla società – un figlio, perchè questo è il ruolo storicamente assegnato alle donne. Di loro però non si parla. Ci si concentra sui bambini, concepiti o neonati, proponendo soluzioni per mantenerli in vita e farli crescere. Soluzioni queste che – come segnala l’odg della maggioranza – già esistono, sono più o meno rispondenti alle necessità (io ero presente all’inaugurazione della culla per la vita, ma constato che è uno strumento – peraltro di concezione medievale – oggi non più utile) e che si possono più e meglio comunicare.
Ma questa posizione non prende in considerazione il fatto che ci sono gravidanze indesiderate, che una donna non è un contenitore a disposizione del maschio per la riproduzione, ma che una donna può legittimamente non volere un figlio frutto di una relazione violenta o non più compatibile con le sue scelte, ad esempio da un compagno con cui non c’è più rapporto d’amore.
Occorre risalire alle cause delle gravidanze indesiderate e capire e affrontare il motivo per cui una donna resta incinta contro la sua volontà.
Sono due le principali cause delle gravidanze indesiderate:
-sessualità non consapevole
-violenza
Pertanto, sono soluzioni efficaci che vanno sostenute (anche economicamente) quelle misure che mirano a rendere la sessualità consapevole e a evitare la violenza sulle donne, in crescita significativa nel nostro civilissimo paese.
Nel caso in cui sia in corso una gravidanza indesiderata una donna può non portarla a termine (ai sensi di legge) oppure partorire in anonimato. Attraverso una modifica della legge regionale sulla sanità si può intervenire per individuare e riferire ai servizi tempestivamente gravidanze indesiderate o anche solo complesse, al fine di individuare soluzioni non solo per il bambino ma anche per la donna. L’abbandono di minore presso una culla per la vita è un’estrema ratio che non consente di dare alle donne adeguato supporto. E come ci dicono i dati, non si usa più.
Io sono settimo di dieci figli, ho contribuito a mettere al mondo cinque figli da cui sono arrivati finora tre nipoti. L’investimento che va fatto sulla maternità non deve essere diretto a mio parere a far nascere a ogni costo tutti i bambini concepiti, ma in primo luogo e a ogni costo fare in modo che le donne desiderino una gravidanza e sentano di poter crescere serenamente un figlio rimuovendo gli ostacoli economici, lavorativi e sociali che oggi sussistono e promuovendo la parità in ambito lavorativo e familiare. Per avere figli sereni di madri (e padri) serene.
Quanto alla diffida del consigliere leghista Bianchi, per cui non si può essere cattolici ed essere contro la vita e quindi non si può votare contro i suoi odg, gli chiedo se si possono invece esibire rosari e crocifissi e in contemporanea inneggiare al cannoneggiamento dei barconi di immigrati e chiudere i porti negando anche il diritto basilare del soccorso in mare? Questo non è iniquo, mentre lo è la legge 194?