Ordine del giorno: sicurezza è una città abitata

Ordine del giorno

La citta’ sicura e’ la citta’ viva, abitata, amica

 

Premesso che

  • Bergamo è una città piuttosto “sicura”, dove gli atti cosiddetti “delittuosi” non raggiungono livelli particolarmente preoccupanti e sono costantemente sotto la media nazionale;
  • il livello di sicurezza della città può comunque essere aumentato e soprattutto può migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e delle cittadine, spesso distorta dall’enfatizzazione degli episodi violenti;
  • la presenza delle telecamere e delle forze dell’ordine infonde certamente maggiore sicurezza, ma un’eccessiva “militarizzazione” della città può, per contro, accentuare la sensazione che si viva in una realtà molto insicura;
  • per prevenire episodi e situazioni di violenza urbana è possibile agire sul senso di sicurezza delle persone nel loro rapporto con la città: una città viva, abitata e amica è una città più sicura e in cui ci si sente al sicuro;
  • per creare un clima di maggiore sicurezza in molte realtà urbane, compresa Bergamo, sono già stati realizzati interventi positivi per la sicurezza del quartiere – propositivi, preventivi ed educativi – che possono certamente essere potenziati. Tra questi vi sono interventi di tipo urbanistico, azioni congiunte con gli esercizi pubblici e commerciali per garantire iniziative di rivitalizzazione delle vie, reti di presidio gestite con il volontariato sociale, adozione di spazi pubblici da parte dei cittadini, accordi con il trasporto pubblico garantire la sicurezza sui mezzi e alle fermate, con i taxi per tariffe agevolate;
  • la sicurezza urbana dipende dalla presenza umana: tutte le situazioni in cui una persona è totalmente isolata, non può essere vista né sentita da altri passanti, non ha vie di fuga evidenti o luoghi in cui trovare aiuto, sono situazioni ad alto rischio di aggressione e di violenza. Gli spazi della città che non sono aperti, illuminati, facili da percorrere, ben segnalati, sono quindi più insicuri e rischiosi;
  • la sicurezza urbana dipende dalla cura del territorio: il progressivo degrado e conseguente abbandono di aree del territorio le rende vulnerabili alle frequentazioni vandaliche e criminali. Per questo motivo è importante riparare rapidamente eventuali danni, sia agli edifici che all’arredo urbano ed investire nella manutenzione degli spazi pubblici;
  • la sicurezza urbana dipende dal senso della comunità: il mantenimento, il rafforzamento o il ripristino del senso di appartenenza alla comunità e di identificazione sociale con il proprio territorio fanno sì che la stessa comunità attui un controllo informale sullo stesso, lo rispetti e tenda a farlo rispettare. Ricreare il senso di coesione sociale, di appartenenza alla comunità e di identificazione con il territorio in cui non solo si abita, ma si vive, contribuisce a rendere il territorio ordinato, gradevole e vivibile.

 

Per queste considerazioni il consiglio comunale

impegna la giunta a

 

  1. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta a riqualificare le aree dismesse, beni privati il cui costo sociale ricade sulla sicurezza dei quartieri: ordinanze di abbattimento degli edifici esistenti in queste aree, introduzione di parametri che favoriscano il recupero di suolo e la generazione di spazi con pubblica utilità. Nell’elaborazione del nuovo PGT, disincentivare la creazione di aree (campus scolastici, produttivi, terziari etc) che hanno vita solo in certe ore della giornata e di notte sono tendenzialmente “vuote” diventando, in questo modo spazi fragili, preferendo la soluzione di creare poli urbani con funzioni miste.
  2. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta, in collaborazione con Aler e le Reti di Quartiere, a ridurre le criticità all’interno dei cortili e delle case popolari, agevolando il dialogo con i portierati sociali.
  3. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta alla pulizia della città, in collaborazione con Aprica e con il coinvolgimento della cittadinanza tramite le associazioni cittadine, i comitati e le associazioni di quartiere e le Reti di quartiere, in particolare raccogliendo i rifiuti abbandonati nelle aree marginali, svuotando cestini, pulendo marciapiedi in modo puntuale e capillare in ogni quartiere, avviando la valutazione e la sperimentazione della raccolta differenziata anche nei parchi.
  4. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta alla cura dei beni comuni, in particolare delle aree verdi e dei parchi, in collaborazione con le associazioni cittadine, i comitati e le associazioni di quartiere, le Reti di quartiere, con strumenti incentivanti per la gestione e manutenzione delle aree verdi, sorveglianza, attività di animazione e di educazione con risorse per poter disporre di personale qualificato dal punto di vista educativo; individuare specifiche vocazioni per ciascun parco, dotandolo di idonee attrezzature e di adeguata gestione; apertura di spazi in orari serali e in zone periferiche per attivare progetti di animazione rivolti a specifici target…
    proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta a ridurre la velocità dei mezzi sulle strade cittadine: deciso impulso alla “città a zona trenta”, interessando le periferie e le vie d’immissione alla città che determinano assi pericolosi da percorrere a piedi e diventano aree difficili da abitare¸ attivazione di sistemi di rilevazione automatica della velocità; dispositivi a favore dell’utilizzo della ciclabilità (piste ciclabili, corsie ciclabili, diffusione rastrelliere, bike sharing, velostazioni decentrate, segnaletica ciclabile, incentivi all’utilizzo del mezzo…)
  5. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta a garantire particolari condizioni di sicurezza nella mobilità per le fasce più deboli di popolazione: mappatura dei rischi delle aree d’accesso alle scuole, messa in sicurezza di intersezioni e attraversamenti pedonali, ampliamento e manutenzione dei marciapiedi, eliminazione delle barriere architettoniche, iniziative di promozione dei “quartieri educanti”, negozianti amici dei bambini, piedibus….
  6. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta a rendere sicura la vivibilità serale e notturna: migliore e omogenea illuminazione con adozione del Piano dell’illuminazione comunale, rafforzamento delle corse serali delle linee di trasporto pubblico, sperimentazione di servizi di “bus a chiamata”, linee di trasporto pubblico dedicato, taxi agevolati, pensiline illuminate ed evolute con servizi per l’utenza….
  7. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta a fornire servizi anche in orari serali, in collaborazione con le associazioni cittadine, i comitati e le associazioni di quartiere, le Reti di quartiere: ad esempio con l’utilizzo dei centri socio-culturali, spettacoli e cinema all’aperto, ampliamento degli orari di apertura delle biblioteche (anche affiancati con un bibliobus: un bus dismesso riattrezzato in modo da potersi spostare nei quartieri privi di biblioteca)
  8. proseguire, accelerare e incrementare ogni iniziativa diretta ad aumentare la sicurezza degli edifici e domestica: campagna di controllo della sicurezza degli edifici pubblici (impianti, uscite di sicurezza, barriere architettoniche..) e campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e accompagnamento nella risoluzione dei problemi per le fasce più disagiate.