Distretto del cibo e Distretto di economia sociale e solidale

22 febbraio 2021

L’intervento sull’odg di promozione del distretto del cibo

Trovo proficua coincidenza nel votare oggi la delibera per la Capitale della cultura e questo odg di promozione del Distretto del cibo, perché – come è scritto nel testo – “le azioni che il Distretto si prefigge di realizzare puntano a riallacciare i legami tra coltivazioni agricole, cibo, cucina, arte, storia, cultura, educazione alimentare e ambientale, sostenendo la promozione di innovazioni, investimenti, turismo, folclore, salute, accoglienza e ristorazione, dando vita a filiere che colleghino le aziende agricole con le imprese del comparto agroalimentare presenti nel territorio”

Mi sembra fondamentale che il costituendo distretto si interfacci con le altre realtà del territorio. Per questo ho proposto di promuovere anche il rapporto con il Distretto di economia sociale e solidale che sta nascendo in provincia di Bergamo.

E’ infatti partito proprio da Bergamo nel 2017 l’iter per la stesura di una proposta di legge regionale volta a offrire un riconoscimento giuridico al movimento dell’economia sociale e solidale e ai soggetti che vi operano. Siamo parlando di gruppi di acquisto solidale (Gas), di Distretti di Economia solidale (DES), ma anche di associazioni, botteghe del commercio equo, pro loco, banche del tempo e singoli cittadini e cittadine. Tra marzo e agosto 2019 sono state raccolte più di novemila firme, ottenendo il numero più alto di sottoscrizioni mai registrato in Lombardia per una proposta di legge popolare. Questa, denominata “Norme per la valorizzazione, la promozione e il sostegno dell’economia sociale e solidale”, è stata affidata alle competenti commissioni consiliari.

La proposta di legge prevede la creazione di distretti territoriali finalizzati a favorire l’incontro tra la società civile e i soggetti dell’economia sociale e solidale per fare conoscere i beni e i servizi che possono offrire alla comunità e agli enti locali. Proprio il periodo e le esperienze che abbiamo vissuto hanno messo più che mai in evidenza la necessità di un nuovo modello di sviluppo sostenibile

Uno dei grandi e appassionati protagonisti di questa iniziativa è stato Claudio Bonfanti, allora presidente del Biodistretto dell’agricoltura sociale. Che alla consegna delle firme in Regione commentò: “l’economia sociale e solidale non è un’invenzione, e neanche un gioco di parole. Continueremo fino a raggiungere l’isola che c’è”.

Lui non c’è più, andiamo avanti noi.