Discussione delle linee programmatiche

30 ottobre 2019

 

Come si è chiesto Isaia Invernizzi su l’Eco di Bergamo, anche io mi sono chiesto che senso avesse discutere del programma a pochi mesi dalla data in cui gli elettori lo hanno approvato. E il senso mi pare possa essere il cominciare a distribuirlo nei tempi e nella fattibilità come hanno fatto gli assessori e di conseguenza di dettagliarlo, arricchirlo di elementi che possono essere emersi nel frattempo con l’obiettivo di mettere in pista iniziative meglio definite e scandite.

Non mi soffermerò pertanto sulle 240 voci anche perché alcune non sembrano esaustive di quanto si vuole e si può fare mentre altre appaiono imprecise. In questo caso mi riferisco alla 64 in cui è prevista l’adozione dei taser per gli agenti di polizia locale mentre un recente odg del consiglio comunale lo ha escluso. Ritengo pertanto si tratti di un mancato aggiornamento da correggere.

Mi soffermo piuttosto su due questioni di metodo, assunte all’interno della cornice costituita dalle due sfide – demografica e ambientale – delineate dal sindaco lunedì sera e che considero convincenti.

  • L ‘ambito in cui operare. Fin dalle due sfide citate e via via scorrendo il programma , a me appare evidente la necessità di ragionare in una scala più ampia di quella esclusivamente cittadina. Trasporti e intermodalità, aeroporto, verde, aria, acque, servizi alla persona, cultura…. Non c’è ambito in cui si possa fare da soli. È chiaro che ci sono competenze, responsabilità, scelte che riguardano questa amministrazione comunale, anche in quanto comune capoluogo, ma ci sono soluzioni che se non sono fatte insieme hanno poco senso e poco risultato. Penso a tutte le tematiche ambientali (ad esempio è prevista la collaborazione con altre amministrazioni per la raccolta differenziata ) e a quelle già attive nell’ambito sui servizi sociali. Ma dove faremo gli sperati parcheggi periferici se non in accordo con i comuni vicini? Come dare significato alla cintura verde o alla forestazione urbana, se non in sintonia con i comuni vicini? Credo pertanto che il tema della “grande bergamo” vada in qualche modo ripreso. Magari senza puntare a costruire impalcature istituzionali – che potrebbero nascere dal percorso di rivisitazione del ruolo delle province e della ree omogenee – ma cercando sinergie e sintonie su singoli progetti.
  • I tempi. Stavolta cito un altro collega giornalista, Simone Bianco del Corriere, che fa l’elenco impietoso del numero di amministrazioni e programmi approvati dagli elettori che contenevano progetti ancora oggi indicati e non realizzati. Per dirne una, la pedonalizzazione del Sentierone, già prevista nel programma di Bruni del 2004. Penso che una delle maggiori frustrazioni di chi amministra sia il divario di tempi tra la decisione politica e la realizzazione. Tempi amministrativi, tecnici, interferenze esterne, imprevisti, varianti, errori…. E alcuni progetti si rincorrono per generazioni. Credo che occorra anticipare almeno dei segni. Occorre cominciare a mettere dei paletti o meglio ancora delle simboliche frecce indicatrici. Ne ho già parlato con l’assessore Zenoni, quindi cito due casi che lo riguardano. 1. (91) Abbiamo approvato una mozione sull’emergenza climatica, siamo ben piazzati in termini di raccolta differenziata, progettiamo incrementi di ogni genere. Non è possibile quindi che in occasione dei Mercatanti e di altre iniziative simili non venga prevista la raccolta differenziata. Non tutti la rispettano? Pazienza, non tutti la rispettavano, all’inizio, nemmeno a casa. Ma sapete quanti la chiedono e si meravigliano del contrario? Dobbiamo dimostrare che in queste cose il Comune non è solo credente ma praticante. Ora e non solo quando sarà tutto a regime. 2. (79) Leggo che la presenza della Ruota gigante davanti a Palazzo Frizzoni sarà usata come un test per verificare la risposta dei cittadini alla sparizione dei parcheggi per 40 giorni. E la pedonalizzazione sarà attivata nel 2022. Sempre se…. Ho la presunzione di conoscere già l’esito del test, i mugugni e gli apprezzamenti. La mia proposta è che i 36 posti auto esistenti non tornino e che il Sentierone tra un mese sia tutto pedonale. Anche se non c’è l’arredo urbano, anche se non tutto è a posto… Dobbiamo lasciare per ora i posti per i residenti? Va bene, ma cominciamo a lasciare fuori i non residenti. Anche qui il meglio è nemico del bene. 3. (215) Un terzo esempio riguarda il numero di telefono per le segnalazioni dei piccoli guasti. In attesa di soluzioni onnicomprensive e multimediali, assessore Angeloni, mettiamo un format sul sito, una app, un numero verde. Con una persona che smista. Insomma, facciamo vedere ora la strada che abbiamo imboccato, senza attendere di arrivare alla meta o che sia tutta asfaltata. 4. (80) Un quarto esempio riguarda la mobilità in Città Alta. Si fa il parcheggio per “ridurre l’accesso con mezzi privati”, ma allora non si può aprire tutto alle moto, che possono salire anche nei periodi di ztl. In campagna elettorale si parlava dell’estate 2020. Io dico: domani.Capisco che mi si dica: la fai facile. Ma la mia proposta è: indichiamo la direzione.
  • Non mi sottraggo sui tre temi che più hanno segnato la nostra adesione critica alla maggioranza, del cui programma siamo stati peraltro attivi collaboratori, e ritengo che abbiamo portato elementi di proposta e di ricchezza.
    L’aeroporto. Nel rileggere il nostro documento elettorale, non trovo sostanziali differenze da quanto affermato nelle linee programmatiche. Ma il problema è che questi problemi e queste preoccupazioni e queste controproposte c’erano già cinque anni fa. L’impressione è di una sostanziale debolezza del Comune a imporre le emergenze che toccano la popolazione a fronte del giubilo con cui viene accolto ogni record raggiunto nel numero di voli o di viaggiatori. Questo aeroporto non può più crescere in termini di voli e di viaggiatori, a spese degli abitanti di Bergamo. Siamo in grado di alzare di più la testa? Anche questo fa parte del “completare quanto è stato iniziato” con cui ha esordito il Sindaco lunedì.Il parcheggio della Fara. Non sono in grado di prevedere se quest’opera, che ha attraversato cinque amministrazioni, arriverà in porto o meno. E in che tempi. E’ certo che un iter che vede un’inchiesta della magistratura, una richiesta di informazioni da parte dell’UNESCO, una richiesta di approfondimenti da parte dell’ANAC – a parte la complicata vicenda Locatelli – richiede una gestione massimamente trasparente. E non dovrebbe essere necessario né chiedere l’accesso agli atti né presentare interpellanze per conoscere i fatti salienti di questa vicenda. Nel merito dei contenuti io chiedo se esiste – e in tal caso di parlarne magari in commissione – uno studio sulla mobilità precedente al parcheggio, quindi a oggi, e uno di previsione su cosa succederà dopo, strumento ovviamente indispensabile per ogni scelta strategica, a cominciare dalla progettazione dell’opera, e gestionale.Non essendomi stato possibile intervenire lunedì al momento dell’espulsione del pubblico dalla Sala Consiliare, vorrei sottolineare che in queste situazioni, in cui certamente nessuno di noi – a cominciare dal presidente – vorrebbe trovarsi, sono stati commessi errori dalle diverse parti.Per quelle che riguardano noi, il Consiglio e la Giunta, credo che il primo errore sia quello di non rispettare i tempi previsti dal Regolamento per la risposta alle interpellanza. Nonostante la fase complessa, con le dimissioni di Anesa e il subentro di Coter, i tempi andavano rispettati. E questo lo chiedo, direi di più lo esigo e lo pretendo, per le prossime interpellanze già presentate e per tutte. Non può essere il Consiglio a non rispettare le regole che si è lui stesso dato!Il terzo tema che – a differenza degli altri – ha avuto un’ottima parte nel programma elettorale è quello della partecipazione. L’impostazione che ci ha illustrato l’assessore Angeloni è condivisibile, come il fatto di aver ricevuto in qualità di consiglieri la relazione sulle attività delle Reti Sociali (peccato fosse di febbraio…). Abbiamo davanti tre grandi sfide per la sua applicazione: il Pums, il Piano particolareggiato di Città Alta, Porta Sud e il PGT, oltre ad altri strumenti. Mi aspetto che il bilancio comunale ne tenga conto: non si fanno le nozze con i fichi secchi.
  • Ho ricevuto dal sindaco la delega ai nuovi cittadini. Confermo che ci sto lavorando con passione con tre obiettivi: rilanciare l’Agenzia dell’integrazione come strumento per conoscere meglio i diversi aspetti dell’immigrazione oggi; prestare attenzione alle possibilità di acquisizione della cittadinanza italiana da parte degli stranieri immigrati; incontrare soprattutto le seconde generazioni, che saranno i cittadini bergamaschi del domani.